Una mostra a cura di Angelo Crespi organizzata dal Comune di Iseo, in collaborazione con la Fondazione l’Arsenale, con l patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Brescia, della Comunità Montana del Sebino Bresciano, con il contributo di Liquid Art System di Franco Senesi e di Cubro Fonderia Artistica.
Dall’11 giugno all’11 settembre 2022, Iseo (BS) rende omaggio a Giacinto Bosco (Alcamo, TP, 1956), uno degli scultori figurativi più accreditati e riconoscibili del panorama artistico italiano, tra quelli che proseguono la tradizione classica del Novecento.
Il lungolago e l’Arsenale accolgono 40 opere in bronzo, alcune monumentali, in grado di ripercorrere il percorso creativo dell’artista siciliano.
La mostra, dal titolo Doppio sogno. L’amore tra mitologia e mitografia presenta una serie di sculture di grandi dimensioni -la più impotente alta 6 metri – , che rappresentano al meglio la poetica di Giacinto Bosco, in cui la solidità del bronzo viene messa al servizio della leggerezza del sentimento d’amore.
“L’ amministrazione comunale d’Iseo, dopo l’eccellente risultato del 2021 ha deciso di replicare nel 2022 con una mostra di grande impatto figurativo e rappresentativo – commenta Cristina de Llera – consigliere delegato alla cultura del Comune d’Iseo -. Sono certa che, grazie a queste affascinanti opere di Giacinto Bosco, la “LUNA” saprà compiere il prodigio di avvicinare il lago al cielo”.
Alcune delle creazioni di Bosco ruotano attorno al tema della luna, una delle sue cifre espressive più caratteristiche e riconoscibili , i cui figure elementari quanto struggenti, che spesso anelano un contratto col satellite terrestre, sembrano liberarsi mentre si dondolano su altalene appese al cielo, o tentano esercizi di equilibrio tenendosi sollevati su sedie e scale, arrampicandosi su funi. Da esse traspare la solennità di sentimenti antichi e primari, come quello dello stupore umano di fronte all’astro notturno, che fu cantato da poeti quali Ariosto, Leopardi e Borges che inspirò musicisti quali Beethoven e Debussy che, a loro volta, sono modelli culturali e della tradizione per Bosco. A queste opere si aggiungono quelle in cui l’artista riflette sul mito dell’amore.
“Il lavoro di Giacinto Bosco – afferma Angelo Crespi – si concentra sulla mitologia dell’amore cioè sulla riscrittura in chiave di mito del sentimento dell’amore. Non c’è però nessuna tentazione archeologica, semmai la rappresentazione in chiave moderna e simbolica del desiderio dell’amore. Quella di Bosco è infatti una mitologia personale e universale in quanto riflessione sul particolare ed è proprio qui la grandezza dell’arte di cogliere nel frammento l’eternità; le sue figure hanno la leggerezza di un Peynet o di un Folon ma nella solida resistenza del bronzo, gravi eppur leggere sono una plastica rappresentazione del desiderio desiderante che unisce la donna e l’uomo”.
Download allegati: COMUNICATO STAMPA
Fondazione L’Arsenale
Vicolo Malinconia, 2
25049 Iseo (BS)
Tel. 030 981011
segreteria.arsenaleiseo@gmail.com
Come raggiungerci
Orari di apertura
giovedì – venerdì
16:00/19:00
sabato
10:30/12:30
16:00/22:00
domenica e festivi
10:30/12:30
16:00/19:00
INGRESSO GRATUITO