Una mostra a cura di Ilaria Bignotti e Camilla Remondina, col patrocinio del Comune d’Iseo,
presenta le opere di quattro artisti italiani contemporanei, Alberto Gianfreda (Desio, 1981),
Valentina Palazzari (Terni, 1975), Francesca Pasquali (Bologna, 1980) e Laura Renna (San Pietro
Vernotico, 1971), la cui ricerca è accomunata dal frequente riutilizzo di materiali industriali, tessili
e ceramici in un’ottica di recupero e trasformazione della loro storia e della cultura che
custodiscono.
“Non si tratta di una mostra terapeutica – affermano le curatrici – ma di un percorso affascinante
ed emozionante nel segreto dei propri desideri, attraverso la visione di installazioni e opere cariche
di potenzialità materica e iconica. Una mostra che consegna, a maggior ragione oggi, la speranza
di ritrovare un momento di pacificazione e di ricongiungimento con il proprio vissuto, con il proprio
bisogno di amare ed essere riconosciuti.”
Nei loro lavori i quattro autori utilizzano frammenti di vasi provenienti da diverse aree
geografiche, oggetti d’uso quotidiano quali ragnatori e setole industriali di PVC, filati intrecciati o
utilizzati come sudari.
In particolare, Alberto Gianfreda impiega frammenti ceramici di contenitori e oggetti destinati ad
altro uso, per realizzare arazzi materici di spiccata intensità e crea sculture formate da vasi spezzati
e poi riassemblati su maglie metalliche.
Valentina Palazzari utilizza cavi elettrici industriali di grandi dimensioni e affida a tessuti resistenti
il compito di tener traccia del mutamento scaturito dall’alchimia dell’acqua e del ferro. Le sue
opere diventano così contenitori di una memoria manuale che si collega ai gesti quotidiani e al
contempo trova in essi una potenzialità plasmatrice della memoria, il valore immateriale della
storia dei popoli e delle loro culture.
Francesca Pasquali accoglie i visitatori all’ingresso dell’Arsenale con una installazione dai toni
vivaci, formata da una miriade di ragnatori, le spazzole togli ragnatele, che diventano varco e
accesso alla mostra e, metaforicamente, a quel patrimonio di ricordi che l’opera d’arte attiva nel
visitatore. All’interno dello spazio, invece, creazioni formate da lunghe setole in PVC evocano i
filamenti della storia e invitano, ancora, a una visione empirica e tattile.
Laura Renna lavora con i materiali tessili a comporre grandi arazzi che riempiono gli spazi
dell’Arsenale con forme evocative che rimandano a una sapienza manuale antica.
Il titolo della mostra, Béance, richiama il tentativo del filosofo francese Jacques Lacan (Parigi 1901-
1981) di interpretare e mettere a fuoco la dialettica del desiderio, ovvero la modalità con la quale
ogni essere umano cerca, nell’età adulta, di reintegrare l’unità perduta con la madre, conseguente
alla fuoriuscita dal corpo materno, colmando il “vuoto” (béance) che ne è scaturito attraverso
l’individuazione di oggetti del desiderio che lo riconducono a quell’origine affettiva.
Allo stesso modo, le opere dei quattro artisti agiscono sullo spettatore come stimolo per un
processo cognitivo profondo, risvegliando nel loro inconscio immagini e parole, forme e possibili
metafore di un’unità perduta.
Download allegati: COMUNICATO STAMPA
Concept del progetto:
Ingresso – Francesca Pasquali:
Sala 1 – Valentina Palazzari:
Sala 2 – Alberto Gianfreda:
Sala 2 – Francesca Pasquali:
Sala 3 – Laura Renna:
Fondazione L’Arsenale
Vicolo Malinconia, 2
25049 Iseo (BS)
Tel. 030 981011
segreteria.arsenaleiseo@gmail.com
Come raggiungerci
Orari di apertura
giovedì – venerdì
15:00/18:00
sabato
domenica e festivi
10:30/12:30
15:00/18:00
INGRESSO GRATUITO