Una mostra a cura di Beppe e Milla Prandelli con il patrocinio di Comune di Iseo
A quattro anni e un mese dalla morte, sabato 21 gennaio 2023, nella prestigiosa sede dell’Arsenale di Iseo sarà presentata “Brûlures”, l’ultima e inedita mostra del fotografo Domenico Parigi.
Si tratta di una selezione di opere postume, che stava eseguendo durante gli ultimi mesi della sua vita.
L’esposizione si comporrà di una quarantina immagini di dimensione 50 x 70 cm, stampate su carta fotografica con tinte dai riflessi metallici, scelte per ricordare la passione di Domenico per il fuoco e le sue luminescenze. La selezione, rispetto alla prima mostra organizzata per Domenico Parigi e per le sue bruciature, è stata rinnovata e ampliata. A impreziosire le opere d’arte saranno cornici e passpartout neri, scelti per fare risaltare le tinte brillanti e cangianti che lui adorava e che sono resi tali dall’uso del calore e delle fiamme che sono andati a diventare tutt’uno con la pellicola fotografica.
Per “Brûlures” (bruciature o ustioni in lingua francese) Domenico ha lavorato su negativi e diapositive sue e di altri autori, manipolandoli e poi intervenendo con il fuoco, che si è piegato al volere dell’artista, diventando per lui matrice di vita e vivacità. Con estrema perizia è intervenuto sui supporti usando punte accuminate di varie dimensioni rese incandescenti, fiammiferi e la fiamma di accendini di diverso tipo, dimostrando una manualità non comune, data la delicatezza del materiale su cui ha lavorato. Nei suoi interventi non solo ha bruciato parte dei supporti, ma ha lasciato che si accartocciassero parzialmente che si sciogliessero in alcuni punti e persino si rompessero. In “Brûlures” Domenico Parigi racconta sé stesso e il suo percorso artistico. Non solo: fa un chiaro invito alla sostenibilità e alla convivenza tra arte, artista e quotidianità. Ha scelto uomini e donne nei loro momenti più intimi, bambini italiani e stranieri colti nell’attimo del gioco, giovani graziose e civettuole, animi eccelsi e persone del popolo, in un crescere di sensazioni ed emozioni.
Domenico Parigi
Domenico ha operato sulla scena artistica lombarda dalla fine degli anni 70. Era artista a tutto tondo, fotografo, manipolatore e collezionista. La sua produzione è legata alla sperimentazione e, per la maggiore, alla fotografia creativa. È stato, tra gli altri, presidente del circolo fotografico le Molere di Sarnico in provincia di Bergamo e parte del Gruppo Ricerca Immagine di Brescia. Ha realizzato decine di serie: da quelle dedicate a Marilyn Monroe a quelle in cui ha raccontato il suo “The Floating Piers. Domenico faceva sua la fotografia, non limitandosi a scattare, ma intervenendo sulla pellicola, sulle foto istantanee, su opere di altri con graffi, rotture, colori improvvisi, luci immaginate e concretizzate, sempre con revisioni: a volte poetiche, altre irriverenti e sensuali, drammatiche o crude. Nel tempo è maturato profondamente, arrivando a leggere e interpretare i suoi soggetti, dando voce a chi e ciò che rappresentava nei modi che solo lui conosceva e che gli erano congegnali. Ecco dunque donne trasformarsi in fiori, uomini diventare gloriosi rapaci e bimbi tingersi di vita. Domenico ha raccontato la passione, l’amore e la carnalità, ma anche dolore e difficoltà, ricchezza e povertà, fato e coscienza. Non da ultimo vi è l’aspetto religioso, che ha visto Domenico trasformare uomini in essenze della crocifissione e della penitenza, sempre nel pieno rispetto di un Credo che aveva vicino e che lo toccava fino al profondo del cuore e dell’animo.
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